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giovedì 13 maggio 2010

Non è lui – Sophie Hannah


L’avevamo elevata nell’olimpo dei grandi con Non è mia figlia, ma ora con Non è lui ha raggiunto davvero livelli clamorosi. La tensione non molla mai fino all’ultima pagina e alla rivelazione finale, scioccante, disturbante, terrificante.
“Daily Express”

Libro dopo libro Sophie Hannah diventa sempre più brava: le trame sono completamente imprevedibili
“The Guardian”

I gialli di Sophie Hannah sono costruiti in maniera così ingegnosa che è davvero impossibile intuire come andranno a finire.
“Daily Telegraph”

Con queste premesse non posso far altro che pensare che quello che mi accingo a leggere sarà un gran libro….

Sally Thorning è una moglie e una mamma perfetta. Almeno così si potrebbe credere, perché a Sally la sua vita tutto sembra tranne che perfetta. Ogni giorno si barcamena tra un lavoro che adora e al quale non vuole rinunciare; due figli piccoli, Zoe e Jake, che richiedono sacrificio, attenzione e partecipazione; un marito, Nick, distratto, disordinato e immaturo.
Ogni giorno la stessa routine, la stessa corsa contro il tempo, contro il caos che regna nella sua casa….
Una sera, mentre Sally finalmente pensa di potersi rilassare un po’ davanti alla tv con suo marito, al telegiornale danno la notizia che una donna e sua figlia sono state ritrovate morte nella loro casa. Sembrerebbe un omicidio/suicidio, ma quello che sconvolge Sally è che il marito della vittima, tale Mark Bretherick, lei lo conosce molto bene, e l’uomo che stanno intervistando al notiziario non è Mark Bretherick!
Circa un anno prima, mentendo a suo marito, Sally inventò un viaggio di lavoro regalandosi invece una settimana al Seddon Hall Hotel and Spa, relax e massaggi a pochi chilometri da casa. Aveva bisogno di ricaricarsi un po’ si disse, in fin dei conti cosa c’era di male?
Al Seddon Hall conosce Mark Bretherick e, senza capire come, decide di includere anche lui nel “pacchetto vacanza” dell’hotel. Per questo era sicurissima che quel volto apparso in tv non apparteneva a Mark Bretherick. Oppure l’uomo con cui aveva passato una settimana in quell’hotel le aveva mentito! Ma perché? E chi era allora?
Di certo non poteva parlarne con suo marito. Amava lui e la sua famiglia e non voleva rischiare di perdere tutto per un momento di debolezza. Ma doveva capire, anche perché Geraldine Bretherick, la donna trovata morta, le somiglia tantissimo e non piò essere una semplice coincidenza.

Questa è la trama di Non è lui di Sophie Hannah edito da Garzanti. A leggerla potrebbe sembrare niente male, un piacevole thriller con una buona dose di mistero.
Non è lui ha venduto 200.000 copie in un mese, questo recita la solita fascetta gialla attira-lettori. Vorrei sapere a quanti di questi 200.000 lettori il libro è effettivamente piaciuto.
Non che sia brutto, ma 439 pagine di brodo allungato sfiancherebbero chiunque. Con centocinquanta pagine in meno sarebbe stato sicuramente più gradevole. Per non parlare poi del groviglio di agenti che seguono il caso, una confusione di nomi, soprannomi, ruoli, relazioni, donne con nomi maschili ecc…alla fine ho rinunciato persino a cercare di ricordarmeli tutti.
Personalmente ho trovato questo libro piuttosto noioso, piatto e facilmente intuibile. Ho rischiato più volte di addormentarmi mentre lo leggevo, troppo caotico, personaggi banali e senza appeal. La conclusione della storia sembrava un miraggio in pieno deserto e quando arriva è veramente una liberazione. Difficilmente prenderò in considerazione l’idea di leggerne altri della Hannah, anche se la stessa fascetta gialla la descrive come la più grande scrittrice di thriller in Inghilterra!

Articolo di Marianna "Mari" De Rossi

Dettagli del libro
  • Autore/i: Sophie Hannah
  • Tradotto da: S. Lauzi
  • Editore: Garzanti Libri
  • Collana: Narratori moderni
  • Prezzo € 19.60
  • Formato: Libro rilegato
  • Data di pubblicazione: 2010
  • ISBN: 8811666112
  • ISBN 13: 9788811666110 

8 commenti:

Cristing ha detto...

Con "La conclusione della storia sembrava un miraggio" sei stata molto chiara Mari.... Un libro da evitare.

Anonimo ha detto...

Il problema del "brodo allungato" è una costante di molti libri. Si deve per forza arrivare a quel dato numero di pagine...
Fabio Lotti

Lofi ha detto...

L'ho comprato e abbandonato dopo 70 pagine!! Vedo che ho fatto bene! Brava Mari.

Martina S. ha detto...

M'era successa la stessa cosa col primo libro, Non è mia figlia: tante aspettative, delusione finale...
Dunque questo proverò a leggerlo solo se lo trovo in biblioteca.
Ma quello che mi chiedo è: siamo noi lettori compulsivi che siam diventati troppo esigenti o sono i critici in genere troppo pronti ad esaltare certi libri e certi autori?

Briciole di tempo ha detto...

Martina sicuramente noi leggendo molto diventiamo sempre più esigenti però credo dipenda da altro....

Anonimo ha detto...

Cara Martina
"dobbiamo" essere esigenti. Però, poi...concordo con Mari.
Fabio Lotti

IL KILLER MANTOVANO ha detto...

Sbaglio o ha una vaga somiglianza con la nostra Martina "Palazzo Lavarda"? :-)

Stefania ha detto...

Non ho letto "Non è mai figlia" (anche se ne ero e ne sono molto incuriosita) e chiaramente neppure questo (e pure questo mi solletica...) .. ma dopo aver letto la sentita recensione di Mari e pensando a quanti ne ho in attesa in libreria...li leggerò quando li troverò nella libreria dell'usato, non edizione integrale, no prezzo pieno, questo poco ma sicuro!