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venerdì 7 maggio 2010

Manuale di investigazione – Jedediah Berry



Io sono sia un impiegato che un detective ma, date le circostanze del caso in questione, non sono ne l’uno ne l’altro. Un treno ti riporta nel luogo da cui sei partito, ma non ti riporta a casa.

E’ possibile divertirsi con un giallo?
A quanto pare si, se si legge “Manuale d’investigazione”, il sorprendente romanzo scritto da Jedediah Berry ed edito da Adelphi.

Protagonista di questa bizzarra e stravagante storia è Charles Unwin.
Un uomo strano. Che non si separa mai dal suo cappello. Un metodico. Uno che tutti i giorni va a lavorare in bici, anche quando piove. Posiziona il suo immancabile ombrello sul manubrio e con un’andatura un poco stabile continua a pedalare.
Anche il suo pranzo è programmato alla perfezione. Ogni giorno della settimana corrisponde ad un pasto ben preciso e l’ordine del menù non varia mai.
Tant’è che quando qualcuno rubò il dodici novembre (si si avete capito bene, perché sono queste le cose che succedono in questo libro) lui non si scompose affatto. Andò a dormire lunedì, undici novembre, e si svegliò mercoledì, tredici novembre. Arrivò al lavoro puntuale come sempre e in borsa aveva un panino di segale con tacchino e formaggio, il panino del mercoledì!
A questo punto vi starete chiedendo che lavoro può fare un tipo simile. Ebbene signori la vostra curiosità è presto saziata.
Charles Unwin lavora con orgoglio e soddisfazione da vent’anni, sette mesi e qualche giorno come impiegato presso l’Agenzia Sempre Svegli.
Già vedo i punti interrogativi accavallarsi nelle vostre testoline… “…e allora? Che c’è di strano?” Apparentemente nulla, ma non è tutto qui! Perché Charles Unwin non è un impiegato qualsiasi, ma il responsabile dei casi del detective Travis T. Sivart, il più celebre investigatore dell’Agenzia….

Come ho già scritto all’inizio, Unwin è un metodico, una persona sempre puntuale. Ma un giorno, non uno come tanti, ma uno di quei giorni in cui gli capitò di sbagliare cravatta, di bruciare la colazione, e per poco di dimenticarsi l’orologio, Unwin arrivò al lavoro in ritardo.
Raggiunto il quattordicesimo piano del palazzo dell’Agenzia, vide che alla sua scrivania, la decima della fila est, c’era una donna che seduta sulla sua sedia stava usando la sua macchina da scrivere.
Convinto che ci sia stato un errore scopre invece di essere stato promosso investigatore. Si reca dal suo superiore, il Sorvegliante Lamech per chiarire quello che ritiene essere solo un malinteso, ma lo trova morto e scopre che lo stesso Travis T. Sivart è scomparso senza lasciare traccia.
Gli viene affidato un ufficio ed un’assistente, ma non sapendo da che parte iniziare decide di lavorare alla ricerca dell’agente Sivart, convinto che solo così potrà tornare alla tranquillità del suo vecchio lavoro da impiegato.

Tra un’assistente narcolettica, il cadavere di quello che dovrebbe essere l’uomo più vecchio mai assassinato, un ventriloquo, le sveglie della città che spariscono Charles Unwin ci farà vivere un’avventura insolita, ambientata in una città che non ha un nome e perciò può essere ovunque. Sembrerà di immergersi nel mondo di Alice nel paese delle meraviglie o nella stanza rossa di Twin Peaks. Un viaggio dove sogno e realtà si mescolano fino a confondersi. Non dimenticatevi però che stiamo parlando di un giallo e quindi molto probabilmente non mancheranno i colpi di scena!

Articolo di Marianna "Mari" De Rossi

Dettagli del libro
  • Autore: Berry Jedediah
  • Editore: Adelphi
  • Genere: letterature straniere: testi
  • Collana: Fabula
  • ISBN: 8845924386
  • ISBN-13: 9788845924385
  • Data pubbl.: ottobre 2009

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Finalmente un giallo con il "sorriso". Ci faccio un pensierino sopra.
Fabio Lotti

Briciole di tempo ha detto...

Si Fabio, ne vale la pena anche per l'elegante scrittura di Jedediah Berry.

Al Custerlina ha detto...

Questo è il miglior romanzo che ho letto nell'ultimo anno!!

Anonimo ha detto...

Mi fido ciecamente. Tra l'altro una volta ho scritto un pezzo dal titolo "Un sorriso (forse) ci salverà" perché non ne potevo più di opere drammatiche.
Fabio Lotti

Cristing ha detto...

Ci faccio un pensierino anche io! Ottima Mari hai stuzzicato la mia curiosità!

Stefania ha detto...

Curiosissima pure io! Oddio quanto si allunga la mia wish list O_O