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sabato 10 aprile 2010

Panico – Helen McCloy


Hai paura? Hai paura adesso?

panico s.m. – Reazione, per lo più collettiva, che invade improvvisamente di fronte a un pericolo reale o immaginario, togliendo la capacità di riflessione. Sinonimi: terrore, sgomento, paura, spavento.
Da Pan, nome del dio greco della natura che, ritirandosi in luoghi selvaggi, si diceva spaventasse i passanti con la sua terribile voce.

La voce che sente Alison Tracey, la protagonista di questo romanzo pubblicato nel 1944, non è un urlo che squarcia il silenzio della notte, ma, insieme ad altri strani rumori, è una potente e angosciante voce interiore, stimolata dal buio e fitto bosco vicino al “vecchio cottage di montagna” che richiama i ricordi estivi di Alison bambina.

Solitudine (ma c’è il “vecchio cane” quasi cieco), luogo isolato: ma chi me l’ha fatto fare di lasciare New York?
A ventitré anni, quando si perdono le certezze su cui si è costruita una vita e si deve lasciare la casa dove si è vissuti per tanto tempo, tutta l’esistenza cambia improvvisamente. Le paure si moltiplicano, perché l’incertezza fa nascere mille timori.
Alla morte dell’anziano zio, professore di letteratura greca, viene trovato un misterioso codice a cui lo zio stava lavorando e la storia acquisisce dei risvolti di spionaggio (siamo nel 1944) che tuttavia non snaturano le caratteristiche del “giallo” su cui è basata la vicenda.

Le parti che trattano della crittografia e del cifrario sono un po’ complicate, ma è un argomento di cui non si sente quasi mai parlare e possono essere considerate una spiegazione “dovuta” (e il lettore non è nemmeno invitato a provare a decifrare il codice): la vicenda infatti si svolge negli Stati Uniti durante il secondo conflitto mondiale e i tentativi di decrittazione del codice servono allo sviluppo della storia.
Il mistero del cifrario di guerra pone l’intera vicenda sotto una luce diversa, propria degli Anni '40; l’atmosfera che è propria dei film in bianco e nero del periodo bellico, quando la cinematografia era al servizio della causa contro il nazismo.
Film che non avevano bisogno di effetti speciali per coinvolgere lo spettatore e che, con pochi ma essenziali elementi, sapevano creare e descrivere una tensione immediatamente percepibile in chi guardava lo schermo.

Nonostante il libro abbia ormai più di sessant’anni, l’autrice sa rendere al meglio le sensazioni provate dalla protagonista e la narrazione procede in un crescendo di emozioni che rimangono impresse nella mente del lettore.
Un romanzo particolare che si differenzia dal giallo "classico", ma ne rispetta tutte le regole; una lettura veramente piacevole.

“Per quanta attenzione ci si metta nel preparare un piano, non si può forzare la vita dentro uno schema. C’è sempre un qualche fattore imprevisto.”


Helen McCloy, considerata da molti la più grande scrittrice americana di gialli, fu la prima donna ad essere nominata presidente dei Mystery Writers of America (1950). Fra i suoi romanzi migliori si possono citare, oltre a Panico (Panic, 1944), Through a Glass, Darkly (1950, Come in uno specchio – I bassotti n. 38) e Mr. Splitfoot (1968, La stanza del silenzio – appena ristampata ne Gli Speciali del Giallo Mondadori n. 60, in questi giorni in edicola), dove appare il dottor Basil Willing, lo psichiatra protagonista di altri undici romanzi, che funge da consulente del procuratore distrettuale di New York.

Articolo di Carrfinder

Dettagli del libro
  • Autore/i: Helen McCloy
  • Tradotto da: B. Amato
  • Editore: Polillo
  • Collana: I bassotti
  • Prezzo deastore.com (info) € 13.90
  • Formato: Libro in brossura
  • Data di pubblicazione: 2010

8 commenti:

IL KILLER MANTOVANO ha detto...

Ottima recensione del nostro Paolo, ormai una garanzia nell'analizzare questi piccoli capolavori polizieschi del secolo scorso.
Ennesimo Bassotto della Polillo che ogni amante del mystery classico non deve lasciarsi scappare.
La McCloy è un ottima scrittrice.

Martina S. ha detto...

Da questa recensione ho scoperto vari elementi che mi incuriosiscono ancor di più su questo Bassotto. Dovrò per forza prendere anche questo ;-) E, come ho avuto occasione di dirgli ieri di persona, Paoloo si conferma un ottimo esperto ed analizzatore dei gialli classici.

Anonimo ha detto...

Un bel romanzo gotico-psicologico che hai presentato molto bene. Ls Helen McCloy è una vera artista nell'instillare inquietuduine e paura, insieme al senso tragico dell'isolamento. La potete trovare (per chi non lo sapesse) anche ne "Gli speciali del giallo Mondadori" fresco di giornata con "La stanza del silenzio" insieme a due miti come Clayton Rawson ed Ellery Queeen.
Fabio Lotti

Martina S. ha detto...

Devo segnarmi pure 'sto speciale del giallo!!!

Anonimo ha detto...

Sono tre capolavori a soli 5,50 euro. Non male con i tempi che corrono. Per i classici del giallo Mondadori segnalo pure "Tutto bene, dottor Fell" del nostro amato John Dickson Carr che deve indagare su "eventi a dir poco inquietanti". In questo momento va di moda l'occulto, la paura, i fantasmi, le strghe, i vampiri...
Per chi volesse leggere qualcosa di mio in proposito (sono a rompere le palle dappertutto!) cliccare qui http://www.sugarpulp.it/critica/lora-del-vampiro
Fabio Lotti

Stefania ha detto...

Più che interessante l'ambientazione e la trama! Splendida recensione!

Unknown ha detto...

Mi inchino....
Bacioni Carrfinder ^_^

Martina S. ha detto...

Ho scoperto stamattina, guardando nei miei scaffali, che "La stanza del silenzio" ce l'ho (e l'avevo anche letto). Ma guarderò gli altri due titoli dello Speciale del GM e magari lo prendo lo stesso.