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sabato 27 marzo 2010

Morte in Provenza - George Bellairs



E' una mite serata estiva quando l'ispettore capo Littlejohn viene raggiunto dal Ministro del Commercio Spencer Lovell per una faccenda personale molto delicata. Qualche mese prima il fratello del ministro, Christopher Lovell, e sua moglie sono morti in un incidente automobilistico in una località remota della Provenza, St. Marcellin. Ma il ministro ha dei dubbi sull'incidente e sui motivi per i quali il fratello era tornato nel paesino dove molti anni prima aveva conosciuto la donna che sarebbe diventata sua moglie. Perciò chiede a Littlejohn di partire in incognito e di scoprire la verità. L'ispettore e la moglie arrivano nel ridente paesino provenzale per un'apparente vacanza tranquilla. Ma il villaggio è tutt'altro che tranquillo: Littlejohn si sente subito inquieto, come se qualcuno lo spiasse e, dietro l'amabilità degli abitanti, sente un'istintiva diffidenza. Fra omertà e pettegolezzi, fra partite a bocce e visite all'arrogante piccola nobiltà locale, non sarà facile per lo scaltro ispettore arrivare alla verità.
L'assolato paesaggio provenzale è senz'altro uno dei protagonisti, direi, di questo giallo: Bellairs ce ne dà incantevoli descrizioni, fra colline coperte da pini e querce e vallate disseminate di ulivi, e nello sfondo sempre lo splendido azzurro del Mediterraneo. Questo libro si gusta piacevolmente anche per questo: mentre seguiamo il dipanarsi della storia, ci sembra proprio di percorrere assieme a Littlejohn le stradine scoscese dei paesini e le vie più mondane di Nizza, Antibes e Cap Ferrat. Alla fine la storia è un gradevole giallo classico dalla soluzione più tipica, ma rimane fortissimo il desiderio di partire e andare a fare un giro in Provenza anche noi.

Articolo di Martina “Palazzo Lavarda” Sartor

Dettagli del libro
  • Titolo: Morte in Provenza
  • Autore: George Bellairs
  • Editore: Polillo
  • Collana: I Bassotti - n. 77
  • Titolo originale: Death in High Provence
  • Traduttore: Dario Pratesi
  • Anno: 2010 (prima edizione assoluta in lingua italiana)
  • Pagine: 283
  • ISBN: 9788881543472
  • Prezzo: Euro 13,90

8 commenti:

IL KILLER MANTOVANO ha detto...

Bella recensione Martina. Ennesimo Bassotto da mettere in collezione.
Intrigante questo aspetto della location, davvero suggestivo.

Martina S. ha detto...

Grazie Marco. La location è l'aspetto che ho apprezzato di più, con descrizioni davvero suggestive.

Anonimo ha detto...

E vai Martina!!!
Fabio Lotti

Matteo ha detto...

Bellissima recensione. Me la sono goduta tanto. Mi hai incuriosito parecchio. Io adoro quegli scrittori che danno ampia importanza alla descrizione paesaggistica. Perchè è fondamentale in un libro, spesso anche piu' dell'azione stessa.

Martina S. ha detto...

Mi sto accorgendo che in molti dei gialli classici che leggo nei Bassotti, ultimamente, l'ambientazione e l'atmosfera costituiscono gran parte del loro fascino e rendono le trame molto più suggestive.

Matteo ha detto...

Beh, magari quella di scegliere gialli con una grande impronta evocativa paesaggistica, faccia parte della scelta editoriale della Polillo no? Non potrebbe avere un valore in tal senso? O è molto casuale?
Lo chiedo a te perchè sei una grande esperta e dovrebbero assumerti alla Polillo:-)

Martina S. ha detto...

No, no: son anche più esperti di me Carrfinder e Allanon. Sentiamo loro ;-), ma anche il Killer!

IL KILLER MANTOVANO ha detto...

Non credo Matteo, ritengo sia proprio una caratteristica di questo scrittore che ha l'abilità di descrivere così bene i luoghi.
Nonostante il mystery classico abbia degli elementi ben definiti che sono parte integrante del genere, alcuni autori hanno questa particolare abilità di fare "vivere" la location.
Ho letto altri Bassotti dove questa componente non era così marcata ma giocavano più su altri punti di forza (atmosfera, vicenda, ecc.)