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giovedì 18 febbraio 2010

Diario di rondine - Nothomb Amélie


La potenza espressiva di questa donna è straordinaria. Con le parole sa ipnotizzare, incantare, intrappolare in una scatola chiusa dalla quale è complicato uscirne indenni. Ma quello che piu’ colpisce di lei è la capacità di scavare a fondo nell’animo umano. Sembra una continua violazione di domicilio nella gente, cio’ che le persone non vorrebbero sentirsi dire, cio’ che le persone non vorrebbero che qualcuno mai dicesse loro sulla loro natura, cio’ che le persone soprattutto fingono di non essere.
La Nothomb fa ordine in un armadio pieno di scheletri nascosti. Smaschera e accentua il limite umano, lo rende impotente e indifeso di fronte a una manifestazione-denuncia tanto aperta. L’utilizzo di un lessico e di periodi sintattici sostenuti ritmicamente, supportati da una scrittura, molto brillante, a volte un po’ articolata, in prima persona, fa si che si entri in casa del lettore senza bussare.
E si rischia, alle prime esperienze con la Nothomb, di rimanere sconquassati, impreparati, colti quasi come in flagranza di reato.
Poi ci si abitua, anche se non abbastanza, al bombardamento narrativo a cui ci ha abituati. Diario di rondine è un titolo bellissimo, che ci porta nei meandri della psiche umana.
Nel suo profondo, nella sua inviolabilità svelata. Un ragazzo che ha perso l’amore, e con esso perde aderenza con tutto. Si autocancella. Diventa asettico, cultore dell’indifferenza verso tutto e allergico, suo malgrado, a ogni forma di emozione. Finchè, non viene assoldato come sicario. Nella morte altrui ritrova slancio vitale, ritrova il senso da dare alla propria vita, ormai è diventato un meccanismo ripetuto irrinunciabile.
Fisiologico come mangiare, dormire, andare in bagno. Cinico e freddo, il suo unico piacere diventa il sangue che sgorga, grazie a una sua azione volontaria e pianificata, dal corpo di un’altra persona. In certi momenti riflette sul perché di quello che sta facendo, sui volti e le storie che stanno dietro alle sue vittime, altre volte è immerso troppo in quella che è diventata la sua occupazione da routine per potersi fermare a riflettere. Non ha tempo e non se lo puo’ permettere.
Fino a quando non gli viene commissionato un pluriomicidio, protagonista l’intero nucleo familiare di un ministro.
Come al solito, il lavoro viene svolto alla perfezione, riesce a rubare quello che gli è stato chiesto dall’organizzazione del boss per cui lavora, se non che tra le mani gli rimane un diario, il diario segreto della figlia del ministro, uccisa, ma che diventa per Urbano-Innocenzo-nostro protagonista un motivo di fissazione continua, fino a ridurlo psicologicamente a uno straccio. Ritroverà fiducia nell’amore, ma a che prezzo? Ritroverà nella vita un punto di riferimento?
Saprà ancora essere mosso dalle emozioni leggendo un libro, ascoltando un brano musicale, andando a vedere un’opera d’arte in un museo?
O una delusione d’amore è cosi’ fatale, cosi’ devastante, cosi’ potente e spietata da sottrarre la persona persino a se stessa?

Articolo di Andryi

Dettagli del libro
  • * Titolo: Diario di rondine
  • * Autore: Nothomb Amélie
  • * Traduttore: Capuani M.
  • * Editore: Voland
  • * Collana: Amazzoni
  • * Data di Pubblicazione: 2006
  • * ISBN: 8888700765
  • * ISBN-13: 9788888700762
  • * Pagine: 112
  • * Reparto: Narrativa straniera

5 commenti:

Martina S. ha detto...

E' da un po' che vi sento parlare dei libri di questa scrittrice. Dopo questa recensione, dovrò senz'altro provare a leggere qualcosa. Tra l'altro ho visto che la biblioteca comunale ha parecchi suoi libri. Bravo Matteo.

Linda80 ha detto...

Come sempre, una spendida rece Matteo! Dritto dritto in WL ;-)

Anonimo ha detto...

Io ho letto solo "stupore e tremori"...questo potrebbe essere il prossimo
gracy

Stefania ha detto...

Dell'autrice ho letto e apprezzato tantissimo Antichrista e lo splendido Mercurio, non mi ha invece coinvolta (e a detta di molti è uno dei suoi migliori) Metafisica dei tubi. Tutti e 3 imprestati. Magari prima o poi la riproverò...

Vivara ha detto...

Matteo ha reso molto bene l'idea di questa "stramba" ed eccentrica scrittrice...inizialmente può spiazzare.
Io personalmente ho avuto una vera e propria folgorazione con "acido solforico", un colpo di fulmine! E ora me li sto leggendo tutti i suoi libri...