Una voce bianca uccide nelle chiese di Parigi.
Si eleva solitaria nella musica celestiale del Miserere.
Bisogna fermarla prima che sia troppo tardi"
Possiamo considerare una serie di omicidi come variazioni di uno stesso tema.In un certo qual modo, l’assassino scrive una partizione.
Jean Christophe Grangè possiede un talento innato, cattura immediatamente l’ attenzione, ti prende per il collo e ti sbatte sul naso le proprie credenziali, lo stile, la creatività, l’estro, ma anche la cura nella ricostruzione, la precisione dei dettagli, in quattro righe ti apre la porta di un mondo, il mistero di un delitto, l’arma insolita, il clima che si respira, i suoni che riecheggiano e gli odori che si diffondono come fumo dall’incensiere.
Ritorna in Miserere un fantastico gioco di coppia: come in altri Grangè, due investigatori si ritrovano sulla coda del delitto e decidono di unire le proprie risorse. Kasdan è un ex nume tutelare della Polizia Giudiziaria, se il fisico è ancora un blocco di marmo, il resto funziona a normotimici. Volokine, un’infanzia da tregenda, oggi nella Squadra Protezione Minori, la scimmia sulla schiena, deve uscirne presto perchè questo caso lo attrae come l’ape sul nettare.
Il motore della narrazione scoppietta con brio, il paso doble moltiplica le dinamiche, rovescia la visione prospettica, magnifica l’esposizione dei fatti. Nella vicinanza si scoprono affinità elettive, complementarietà ed origini solidali, due fisionomie allo specchio, in epoca diversa, per età agli estremi, con l’esperienza vissuta dell’uno che sarebbe potuto essere se non avesse fatto le scelte dell’altro. Anime gemelle, pezzi che combaciano come due emisferi. Di questa allenza sancita sulla via del crimine ne giova anche l’intreccio, mai così policromo, una catena di eventi che rende percebile una direzione, il suo epilogo, per poi sparigliare le carte, e ricominciare da capo. L’occasione che mette subito le ali ai piedi del romanzo è questa morte apparentemente inspiegabile, per l’uso dell’arma e la presenza di orme singolari, di un vecchio maestro di canto. Il corpo si trova riverso sulla pedaliera dell’organo, la cui eco ancora rimbalza sui muri di un’antica chiesa di una Parigi arcana e ritirata, la cattedrale di Saint-Jean-Baptiste, dedicata al rito degli apostoli armeni.
Gotz il maestro è un odar, un non armeno, come sia finito a far da precettore ai bambini della comunità è una domanda difficile. C’entrano il passato, le torture subite, il Cile da cui proviene, la fede e la fuga fanno il resto. Kasdan si fa punto d’onore, l’assassino non rimarrà impunito, non si viola così un luogo sacro. Poi l’incrocio con Volokine, l’idea di aggregare due menti, o forse due solitudini, comunque ben attrezzate. E subito sulla strada di Monsouris, in una corsa notturna tra ecologie industriali, l’arresto di una conoscenza informata sui fatti.
Il trascorso di Goetz si dispiega, prende forma un ruolo, la sua testimonianza contro i simboli della persecuzione, le dittature latine, il Piano Condor. Questa sarebbe la pista, se non fosse per Gregorio Allegri: il suo Miserere è registrato su disco, Goetz direttore d’orchestra, dal coro si leva una voce acuta, di intensità fuori umana, che rilascia ottave come il suono di un trapano. Da quel coro è scomparso un bambino, la sua ricerca ne porterà alla luce un secondo, poi un terzo, tre coincidenze fanno una prova. La prova si consolida, chi si confida finisce con la lingua mozzata e un sorriso tunisino tra le orecchie. L’ambientazione è perfetta, il romanzo è girato nelle zone in ombra di chiese ieratiche e sovrastanti, che emergono dal fondo dei secoli, illuminate dalla loro vetrate o nascoste nelle loro segrete. Scenari che cambiano. L’abilità e l’equilibrio sono anche nel tratteggio storico: cammino a ritroso nel periodo Pinochet, la tirannìa fascista, desparecidos, i misteri di una comunità isolata, scarpe tedesche e costumi bavaresi. Poi l’Algeria coloniale, rifugio di militari francesi, formatori esperti nelle tecniche della sofferenza. Ed ecco la Germania nazista, gli esperimenti nei campi. E l’attualità dell’oggi con uno stato nello stato, nel mezzo del Lozère, dove crescono giovani virtuosi dell’esecuzione.
Tac tac, silenzio, inizia il Miserere.
Articolo di Frankie Machine
Dettagli del libro
- Titolo: Miserere
- Autore: Grangé Jean-Christophe
- Traduttori: Comerlati D., Lupieri G.
- Editore: Garzanti Libri
- Collana: Narratori moderni
- Data di Pubblicazione: 2009
- ISBN: 8811670225
- ISBN-13: 9788811670223
- Pagine: 535
- Prezzo: € 18.60
10 commenti:
Spettacolo!!!!
Frankie Machine ha uno stile originalissimo nel recensire i romanzi ed è bellissimo leggere le sue analisi!!!
Credo che pure Grangè ne sarebbe compiaciuto :-)))
Una delle più belle recensioni che ho mai letto su Corpi Freddi.
sisi scrive bene, ma io lo odio...
mezza giornata per finire la formattazione di sta recensione hahahahaah
tornando seri Grangé è di sicuro uno degli autori che quest' anno voglio iniziare a leggere insieme all' altro autore (sempre Garzanti) Barry Eisler di cui ho gia preso tutti i libri(amore non leggeeeereeee).
Bravo Frankie
Concordo con Marco...le recensioni di Frankie mi lasciano sempre a bocca aperta...ha uno stile che invidio profondamente. Grangè è uno dei miei autori preferiti. Devo ancora leggere questo e "Il giuramento". "I fiumi di porpora" è un capolavoro che ha partorito un film eccezionale. Mi è piaciuto un casino persino "Il concilio di pietra" scritto benissimo anche se ha un finale per cui occorre fare un atto di fede in quanto più fantasy che letteratura gialla
Anche io come Enzo: questo 2010 sarà l'anno di Grangè!!!
Nulla da aggiungere a quello che hanno detto gli altri se non che Frankie mi ricorda un certo Pablo http://www.artinvest2000.com/picasso_massacro_corea.html
Senz'altro si vede che a Frankie il libro è piaciuto moltissimo e ce lo comunica molto bene. La 'strana coppia' di investigatori era piaciuta molto anche a me, geniale la trovata del Miserere. Quello che mi convinceva meno era il tema di 'sti nazisti che tornano, che sa molto di déjà vu...
...azie..azie..
Scusa Bodyno, non lo faccio più, te le rispedisco tutte in word le recensioni.
Splendida recensione Frankie!!! Bravissimo davvero :)))
Ho letto solo un libro di Grangé "I fiumi di porpora", un paio di anni fa, bellissimo e ho da leggere "Il volo delle cicogne" e "l'impero dei lupi" e "il concilio di pietra" . Volevo prendere "il giuramento" poche settimane fa, erano solo 9.90 ma Massimo mi ha fatto gli occhi così è__é , quindi ho desistito! è__é
http://mjacksonlafintamorte.altervista.org/michael-jacksons-symbolism/
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http://mjacksonlafintamorte.altervista.org/m-jackson-thriller-amnesia/
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