_

lunedì 18 gennaio 2010

City Hall – Robert Rotenberg




.. Lunedi diciassette dicembre, un mattino di primo inverno, cantarellando tra sé una vecchia canzone hindi, Mr Singh è entrato nell'atrio rivestito in marmo della Market Place Tower, un palazzo residenziale di lusso nel centro di Toronto, ha salutato con la mano Mr. Rasheed, il portiere di notte, ha preso l'ascensore e, con la copia del Globe and Mail in mano, è entrato nell'appartamento di Kevin Brace, il conduttore mattutino di un celebre programma radiofonico. Mr. Kevin è comparso all'entrata soltanto dopo qualche istante. Mr Singh ha avuto il tempo di notare qualcosa di rosso prima che Mr Kevin si avvicinasse e gli sussurrasse: "L'ho uccisa” ..


Kevin Brace ha confessato..la Voce di Toronto è il colpevole..e la frase con cui accoglie Mr.Singh sarà l'ultima che pronuncerà per molto tempo..Come in uno spot iniziale di una serie gialla televisiva , Rotenberg accoglie il lettore sul pianerottolo di un condominio bene di Toronto. Un piccolo ex capotreno indiano , un celebre giornalista radiofonico. L'attesa chiacchierata mattutina e le arance sanguinelle con il tè.. Nella routine piacevole di ogni mattina, irrompe l'impensabile, l'imprevisto estremo.
La violenza e la morte .
La normalità è una lastra di ghiaccio sottile che andando in frantumi rivela un impensabile abisso, con gorghi e correnti sotterranee che demoliranno una alla volta le certezze degli investigatori e degli avvocati. Nessuno è quello che sembra in questo romanzo. Ognuno cela , sotto una patina di apparenza , emozioni, istinti , passati oscuri e violenza. L' agente Kennicott a cui hanno ucciso il fratello ( e per surplus anche i genitori sono periti in un incidente stradale ) ieri avvocato ed oggi poliziotto, il detective Greene che cerca di allontanare da sé l'immagine del numero tatuato sul braccio del proprio padre e l'ingombrante presenza di una sorella scomparsa nel vento di Treblinka. Fernandez , l'avvocato dell'accusa , giovane, figlio di immigrati cileni , che sogna una folgorante carriera, Nancy Parish la brillante avvocato della difesa che lotta contro la propria solitudine ed il mutismo incomprensibile del proprio difeso..e la stessa Kate ..la vittima che poi tanto vittima non è..
A fare da cornice una Toronto in fibrillazione per il campionato di Hockey ed il punto di ingaggio questa volta non è per il lancio del puck ma il processo a Kevin . Prove indiziarie ed un reo confesso che ogni tribunale sogna.
Rotenberg è un impareggiabile avvocato penalista canadese che , con questo romanzo, si cimenta nel legal thriller , offrendoci , contemporaneamente, una storia articolata e ben congeniata ed una carrellata di personaggi quasi dickensiani. Peccato che il finale si delinei quasi come una certezza già a 100 pagine dalla fine e che poi arrivi , non come un pugno nello stomaco , ma come una sfumata carezza e senza una certezza sgombra da qualsiasi ragionevole dubbio.
Ti aspetti quasi che tutti gli “attori” si alzino in piedi , che Nero Wolf o Ironside sferrino la loro vibrante arringa marcando nettamente il confine tra i buoni ed i cattivi..invece sembra di assistere ad un rientro delle squadre negli spogliatoi.
Non me ne voglia Rotenberg , ma qualche pagina e qualche foglia d'acero blu in meno avrebbero reso questo romanzo molto più di una semplice, buona, godibile lettura. Mentre una nota di merito va di certo all' amico Luca Conti per la traduzione.

Articolo di Daniela "eccozucca" Contini

Dettagli del libro
  • Formato: Brossura
  • Pagine: 431
  • Lingua: Italiano
  • Editore: Giano
  • Anno di pubblicazione 2009
  • Codice EAN: 9788862510479
  • Traduttore: L. Conti 
  • Prezzo: 18 Euro

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Vedete un pò la disparità nei gusti. Mentre per Daniela (Complimenti!) il finale dubbioso è un difetto per me è un pregio. Quantomeno risulta diverso dai soliti finali. Bella scrittura e bel libro. Coincidenze. Idea della vasca da bagno per la morta (non è una novitò) come quella di Camilla Lackberg (dieresi sulla "a") di "La principessa di ghiaccio" che ho finito di leggere da poco. Consigliato anche questo.
Fabio Lotti

Martina S. ha detto...

La recensione di Daniela è senz'altro ben fatta. Ma, non so perchè, per ora il libro non mi ispira...

Lofi ha detto...

Ho letto il libro e sono in sintonia perfetta con la recensione di Daniela. E' scritto bene e i personaggi sono ben delineati ma dire che è un legal thriller quando il processo comincia a pagina 280 ed è meno interessante di quelli di "Un giorno in procura" mi sembra eccessivo. Ambientato a Toronto, definita da chi lo ha provato una delle città più brutte in cui vivere ma anche una delle più sicure, il libro è gradevole ma, imho, non riesce a stupire ne ad appassionare. Ancora complimenti a Daniela per come in poche righe ha colto l'essenza del volume.
http://www.artinvest2000.com/hopper-second-story-sunligh.htm

Luca Conti ha detto...

Credo anch'io - soprattutto dopo averlo tradotto... - che qualche decina di pagine in meno non avrebbe guastato. A suo tempo ne parlai anche con lo stesso Rotenberg, che è persona davvero deliziosa ed entusiasta, e lui mi disse che gli era stata richiesta, dall'editore canadese, una lunghezza ben precisa.

Direi comunque che, a parte questo, bisogna considerare che si tratta di un esordio assoluto; in tali termini, mi sembra che Rotenberg abbia fatto un ottimo lavoro, pur con le tipiche ingenuità del primo romanzo, come per esempio quella di voler "raccontare tutto." D'altra parte, è pur vero che non tutti sono Elmore Leonard, e che è molto più difficile essere concisi che prolissi.

Per quanto riguarda la relativa "tranquillità" del romanzo, mi trovo d'accordo con Fabio; non sempre sono obbligatori i fuochi d'artificio e i clamorosi colpi di scena a tutti i costi. Il libro è scritto molto bene anche in originale (però in italiano è scritto meglio... :-) e credo che Rotenberg abbia una interessante carriera davanti.

Il prossimo romanzo, così mi ha detto lui, sarà in larga parte ambientato in Italia, a Gubbio.

Luca