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mercoledì 23 dicembre 2009

Attraverso il fuoco - Robert Crais



Los Angeles brucia.
Un album di fotografie per terra.
Brucia, devastato da un incendio, il Laurel Canyon dimora delle stars dello spettacolo americano.
La copertina dell'album titola “I miei ricordi felici!”
Bisogna evacuare in fretta alcuni isolati.
Vicino all'album, il cadavere di un uomo, pistola in pugno e una gamba in cancrena.
Non c'è tempo l'incendio sta divampando.
Sette fotografie nell'album. Sette donne uccise in quelle foto. Sette anni nessun colpevole.
Il fuoco purifica e restituisce. Il serial killer suicida è servito.
Andiamo in pace.

No. La pace nell'ufficio di Elvis Cole, investigatore privato, non si è mai fermata molto. Solo due anni prima l'uomo dell'album era stato scagionato e rimesso in libertà, per l'omicidio della quinta di quelle ragazze, grazie alle prove scovate da Cole. Ora tutti gliene chiedono conto. I parenti delle vittime successive, la Polizia che aveva l'uomo in pugno ed era stata costretta a rilasciarlo, il suo orgoglio che vacilla sempre più.

Siamo di fronte a un libro asciutto. A un libro che ha il pregio di portare il lettore dopo dieci righe all'interno della storia. Un libro che non lascia spazio a fronzoli e orpelli. Lo stile di scrittura di Crais è ridotto all'essenziale. I dialoghi sono serrati. Il romanzo è scorrevole come non mai. Il ruolo di Joe Pike, da vent'anni e ben undici romanzi, braccio destro armato di Cole, è di secondo piano. Di copertura si direbbe in gergo poliziesco. Il finale, che a qualcuno ha fatto storcere il naso, sembra onesto e coerente con la vicenda narrrata.
Ogni libro di Crais della saga Cole/Pike, compreso quest'ultimo, in mano a un buon regista sarebbe per certo un successo al botteghino. Peccato che lo stesso Crais in una recente intervista abbia detto “ Non venderò mai i diritti della serie del mio detective perchè lo ideato solo per la carta stampata. Elvis Cole è un personaggio che diventa vivo e credibile solo quando raggiunge la mente dei miei lettori. Solo allora il mio eroe diventa qualcosa di unico e ognuno può rappresentarlo come vuole. Mi spiacerebbe sciupare questo rapporto con i miei lettori. Non ho alcuna voglia né di deluderli né di ingannarli” I lettori, di sicuro anche questa volta, non rimarranno né delusi né saranno ingannati.
Da non perdere.

Articolo di Lofi

Dettagli del libro
  • Autore: Crais Robert
  • Editore: Mondadori
  • Genere: letterature straniere: testi
  • Collana: Omnibus
  • Traduttore: Raffo A.
  • Pagine: 308
  • ISBN: 8804585374
  • ISBN-13: 9788804585374
  • Data pubblicazione: 17 Feb 09


4 commenti:

IL KILLER MANTOVANO ha detto...

Mi piace molto Robert Crais. Probabilmente i suoi romanzi non sono capolavori ma rimangono opere oneste e che sanno divertire.
Ho avuto la fortuna di conoscerlo a Mantova e tra gli autori sforna best-seller americani mi è sembrato uno di quelli maggiormente coinvolto e appassionato nel suo lavoro.
Poi è molto umile come persona (un po' come il nostro pupillo Brian Freeman).
I miei più sentiti complimenti a Lofi che sforna recensioni bellissime.
Complimenti amico, mi piace molto il tuo stile!!!

Marta ha detto...

Mi sa che è un autore da scoprire, che il 2010 sia l'anno buono???

p.s.
come mi piace come scrive Lofi :)

dampy ha detto...

a me è piaciuto tantissimo il modo di vedere che ha l' autore della trasposizione cinematografica dei propri personaggi, come una presa in giro agli occhi del lettore. alla fine è vero, ogni riga prende vita nella mente di chi legge e mai in maniera uguale, e neppur lontanamente simile, da un soggetto a un altro, ma sono comunque poche le persone che non abbandonano questa convinzione -credo universale- in favore di un assegno di migliaia di dollari/euro. Io per primo se fossi al loro posto sarei tanto, troppo combattuto :D

Anonimo ha detto...

Quasi quasi seguo il consiglio di Lofi.
Fabio Lotti