_

mercoledì 3 giugno 2009

Black Angel - Paola Boni



Black Angel di Paola Boni, non è proprio il mio genere, ma...ho voluto leggerlo per curiosità su quel che una persona così giovane potesse aver consegnato alle stampe.

Ogni adolescenza che si rispetti attraversa una parte buia e nera, un affacciarsi su un "vuoto della ragione che genera mostri" (F. Goya): per quelli delle generazioni che hanno preceduto l'Autrice è stato l'occultismo e le sedute spiritiche; quelli prima ancora hanno avuto gli acidi e l'eroina, l'esasperante impegno politico nel "pubblico" (o peggio il terrorismo), poi la fuga nel "privato", l'impegno sociale o il fanatismo religioso; i giovani ora, evidentemente, hanno i vampiri o, peggio, le sette (sataniche o meno).

Il libro inizia con una ragazza normale alla vigilia dell'ultimo anno di scuola, siamo alla fine delle vacanze, pochi giorni prima del ritorno in aula e i primi contatti con le amiche di sempre per raccontarsi l'estate e immaginarsi il futuro.

La vigilia dell'utlimo anno di scuola è proprio il momento forse più alto di un certo smarrimento: il non sentirsi né carne né pesce, il non riconoscersi in nessun modello che la famiglia, la scuola, la società o chissà chi altro propongono e il non volercisi conformare (magari senza saperlo), il non sapere cosa si farà dopo, il non essere uguali a nessuno, nemmeno più a sé stessi peché si è in continuo divenire; anche chi ha la via già tracciata da scelte proprie o altrui ne è toccato, perché inevitabilmente la fine delle superiori ci toglie da una dimensione corale per farci individui.
E Paola, la protagonista di questo libro, inizia il suo cammino individuale, che la allontana da quello che è stata fino al giorno prima e che non le chiarisce del tutto quel che sarà il suo destino. giocoforza lo fa abbandonando le amiche con cui ha diviso tutto fino ad ora, mentendo a sua madre (come ogni adolescente che si rispetti) e imparando a sue spese di chi fidarsi o meno.

Viene inaspettatamente contattata da un vampiro che le si rivela e la introduce in un mondo parallelo, di cui lei non dubita nemmeno per un istante e che, pur combattendolo, accetta e riconosce subito come suo. si trova arbitra di una lotta di poteri epocale, iniziata centinaia di anni prima e destinata a cambiare la sua vita e gli equilibri di un mondo oscuro e nascosto. e nell'oscuro qual è il bene e quale il male? e vi può essere un bene riconoscibile come tale?

E cos'è il vampiro se non un essere immortale? forse l'attrazione odierna verso questi non morti e il fascino e le fantasticherie che essi provocano altri non è che la ricerca della vita e dell'amore eterno, con l'assolutismo e l'egoismo tipico dell'età giovanile. il per sempre eternamente bello, giovane, tribolato e dannato. I personaggi si muovono in una Roma che non è da cartolina e che ti senti addosso, distante e al tempo stesso pesante: e la vedi con gli occhi di una ragazza spaventata che d'ora in poi dubiterà di ogni portone o cantina, di ogni insegna di negozio, e persiane chiuse o tapparelle abbassate in un angolo della mente faranno scaturire inquietanti interrogativi perché nulla è innocuo come sembra, neppure il giardino della propria casa. Non essendo una cultrice del genere non sono in grado di dire se Paola Boni si è ispirata o è stata influenzata dalla sue letture: posso dire che la narrazione è ben costruita e bilanciata, senza discrepanze spazio-temporali, senza elementi non-spiegati o che il lettore debba accettare come postulati (che avrei trovato irritanti); i flash-back sono usati con moderazione e esclusivamente in momenti funzionali alla storia; lo stile narrativo a conti fatti mi è piaciuto (tranne alcune sbavature) peccato l'editing sia a dir poco carente. Paola Boni maturerà e fara ancora meglio.

Riporto un passo che dà voce a qualcosa che tutti, uomini o donne, giovani o meno, abbiamo vissuto in qualche momento della nostra vita:

"Nonostante tutto però, mi rendevo conto che per quanto mi sforzassi di negare l'evidenza, io ero una persona sola: le poche amiche che considervavo tali si contavano sulle dita di una mano e sebbene cercassi di essere totalmente sincera con loro, finivo sempre per creare come una barriera attorno al mio cuore che mi permetteva di tenere nascosto ciò che non volevo si sapesse di me.!"

Articolo di Shana! شانا پات

Dettagli del Libro
  • Autore: Boni Paola
  • Editore: Zerounoundici - 0111
  • Genere: letteratura italiana: testi
  • Collana: Guest book
  • Pagine: 168
  • ISBN: 8863071004
  • ISBN-13: 9788863071009
  • Data pubblicazione: 2008

6 commenti:

Palazzo Lavarda ha detto...

Wow, Shana, ottima recensione. Il libro non è il mio genere di letture, ma tu lo hai spiegato benissimo.

Federica D'Ascani ha detto...

DEVO DIRE CHE MI ISPIRAVA PARECCHIO E DEVO LEGGERLO QUANTO PRIMA... Ovviamente sempre dopo la coda quasi interminabile... puffff

Scéf ha detto...

Fede per altro è della tua casa editrice

Mottino **Massimo** ha detto...

Shana ottimo lavoro, bella recensione, anche in questo modo si ampliano i propri orizzonti di letture e si scoprono nuovi autori

Stefania ha detto...

Splendida recensione Shana, complimenti :)
Quoto con Palazzo in quanto il libro non rientra proprio nel mio genere, ma sei riuscita a incuriosirmi parecchio :)
ps. Paola l'ho intravista, conosciuta, a una delle ultime incursioni alla Libreria del Giallo. Era li con altre amiche di un altro gruppo anobiano e ci siamo scambiate due parole :)

Carol ha detto...

Altro libro che finisce diretto in wish list :)