Anche le scimmie cadono dagli alberi è un proverbio giapponese il cui significato è traducibile con: Tutti sbagliamo. Oppure anche: nessuno è invincibile.
Ok, ok, ok lo so non è un noir, non è neanche un thriller, a dire il vero l’unica cosa che possa collegare questo romanzo ad un blog come Corpi Freddi è il fatto che si MUORE dalle risate?! E allora magari vi starete chiedendo perché scriverne in un blog che tratta un genere completamente diverso. La risposta è facile: sono una delle redattrici e mi andava di scrivere un pezzo perché trovo che le buone letture esulino i generi e vadano comunque promosse. (spero anche che il capo redattore me la passi ^_^ ). Intrufolarmi nella vita del protagonista, Samuel Ferrari, trentatreenne intelligente e colto con il quale si può parlare di tutto ma che se ne frega di tutto, mi ha fatto divertire davvero. Coltiva storie sbagliate, uno dopo l’altra senza soluzione di continuità, vive senza regole, al di sopra delle righe dicendo quello che gli passa per la testa senza alcun filtro; il rapporto con i genitori è no comment, quello con la sorella è da neurodeliri, è un pazzo senza appello, segue una sua logica illogica ma il suo modo di vedere le cose e di raccontarle mi ha fatto passare qualche ora di assoluta beatitudine. Certo c’è da chiedersi come sia possibile che
Alessandro Berselli, autore tra gli altri di Non fare la cosa giusta uno dei noir più cupi, belli e disturbanti che io abbia letto (leggetelo se non lo avete ancora fatto!!!!) sia passato dal romanzo noir a quello umoristico riuscendoci in pieno oltretutto. E siccome non so spiegarmelo glielo chiedo
CF: Ciao Alessandro, mi ha spiazzato! Come ti è venuto in mente di scrivere un romanzo così divertente e così diverso dagli altri?
AB: La genesi è stata piuttosto casuale. Sono partito dal personaggio, un anaffettivo che vota in modo quasi scientifico la sua vita all’errore, ovvero: dove c’è la possibilità di sbagliare e di fare la peggior scelta possibile, ben venga la soluzione più disastrosa, possibilmente ad ampio spettro, sentimenti, lavoro, amicizie. Mettiamogli intorno una galleria di comprimari altrettanto deliranti, un paio di situazioni che possano complicargli l’esistenza e il gioco è praticamente fatto. Un libro di umorismo borderline e anticonvenzionale, politicamente scorretto, su una generazione allo sbando. Anzi. Su più generazioni allo sbando.
CF: Magari sarà una domanda sciocca ma secondo te è più difficile far ridere o far piangere o creare angoscia?
AB: Entrambe. Scopo dello scrittore è procurare emozioni forti che facciano empatizzare il lettore con il personaggio, diversamente non c’è divertimento. Sostengo da sempre la triangolazione del patto con chi ti legge, che deve estendersi anche al protagonista della tua storia. Siamo in tre: scrittore, lettore, voce narrante, e dobbiamo godere, ridere, soffrire delle stesse cose. E’ questa la sfida che chi racconta storie deve vincere, se no il meccanismo alla base della narrazione non funziona. Nelle scimmie devi sentirti un trentenne o poco più irrisolto e disallineato con la vita. E ho fatto di tutto perché questo succedesse.
CF: Il personaggio di Samuel Ferrari è incredibile, un concentrato di difetti apparentemente con pochi pregi. Ti ha ispirato qualcuno o ti sei semplicemente guardato intorno?
AB: La due. La gente mi chiede sempre dove trovo le idee per le mie storie. Ma in fondo è facile, basta osservare. Il materiale umano che abita questo strano pianeta è un concentrato di follia superiore a ogni immaginazione, quindi perché creare laddove basta registrare ed elevare all’ennesima potenza i nostri tic, i nostri difetti? Naturalmente shakerando tutto in chiave caustica.
CF: I nomi!!!!!! Kevin Costa, Felice Sottolano… Ma si può!?
AB: Esistono tutti. Basta andare su nomix. Quello sì che fa veramente ridere.
CF: Non fare la cosa giusta, Anche le scimmie cadono dagli alberi. Quanti Alessandro ci sono nella mente di Berselli per poter scrivere romanzi così diametralmente opposti (mi metti un po’ paura….)?
AB: Spero tanti, anche se in fondo, se ci pensi, c’è una filosofia di fondo che sottende tutti i miei personaggi. Il rifiuto dell’ordine costituito, il non rispetto delle regole. Mi piace chi si muove fuori dagli schemi perseguendo finalità fuori dall’omologazione. Perché sbagliando si impara. Ma ancora meglio se non si impara, e si diventa recidivi. Queste sono le mie creazioni. Dei recidivi.
CF: Grazie Alessandro, in bocca al lupo.
E voi, leggete questo romanzo, una boccata di aria fresca ed una risata ci stanno sempre bene!
Prossime date del Tour Promozionale
27 settembre - Imola (Bologna).
2 ottobre - Firenze
15 ottobre - Urbino
18 ottobre - Pistoia.
Recensione e Intervista di Cristina "cristing" Di Bonaventura
Dettagli del libro
- Collana Varia
- Serie Narrativa
- Editore: PIEMME
- Pagine 224
- ISBN 978-88-566-3259-0