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martedì 19 aprile 2011

Libertà di paura – Franco Foschi (Todaro 2008)


"…un thriller insolito, divertente, a rotta di collo, venato di malinconia qua e là, e anche molto polemico: una punzecchiatura salutare contro la sclerosi delle istituzioni. Ma non temano, gli amanti del genere: si indaga, si corre, si prendono un sacco di botte, si spara, si ride e si scopa! Anche se non è detto, come succede nei gialli classici, che tutto alla fine vada a posto…"
Dalla prefazione di Stefano Benni

Thriller, giallo, noir, hardboiled? A volte voler etichettare a tutti i costi un libro costringendolo in un determinato genere risulta difficile e limitativo. Alla fine ciò che conta spesso è che la lettura sia avvincente e magari anche divertente, come in questo caso.
Siamo a Bologna, nella calda estate del 1998. Il protagonista è uno scalcagnato detective privato che racconta la storia in prima persona, senza mai dire il suo nome. Quasi una parodia del Marlowe di Chandler, il nostro eroe ha un ufficio ancor più scalcinato di lui, dove il caldo torrido non viene minimamente scalfito dal ventilatore "rotto da quando Albino Luciani diventò il papa più veloce della storia." La maggior parte dei casi di cui si occupa sono storie di corna e mariti fedifraghi e la bellissima donna che entra nel suo ufficio quel giorno sembra volergli affidare un caso analogo.
Vuole che il detective scopra le prove del tradimento del marito. Ma il caso, o la malasorte che dir si voglia, ci mettono lo zampino e il presunto fedifrago viene ucciso durante una rapina in casa sua. Il morto si rivela essere l'avvocato Damiano Dalle Donne, "l'unico avvocato in 3D", e la sua presunta amante, una bionda esplosiva, è una semplice impiegata dell'Ufficio Ambiente che risponde al nome di Cosetta. Quando il detective trova il suo ufficio perquisito e messo sotto sopra e viene poi aggredito da due strani poliziotti, il Bello e il Bestia, capisce che l'indagine non riguarda una semplice storia di corna, ma qualcosa di più grosso e scottante su cui l'avvocato Dalle Donne stava raccogliendo prove aiutato da Cosetta. Il caso si rivela ben presto un affare molto intricato, in cui sono implicati personaggi pubblici e istituzioni cittadine, non sempre al di sopra di ogni sospetto, anzi.
A rendere scoppiettante l'indagine e divertente la lettura sono gli 'aiutanti' di cui si circonda il nostro detective, ancor più strambi e originali di lui. Oltre alla bella Cosetta, che finisce inevitabilmente fra le braccia del detective, troviamo Michele Ercolano, arruffato redattore di una nota radio privata; Sbigu, un insolito studente che mette il detective sulla pista giusta; Cosimo Diomiscampi, avviato a una promettente carriera in Regione e ora stranamente diventato un barbone alcolizzato. Ma soprattutto c'è lei, la Mamma, il personaggio più originale del libro. È la madre del detective, a cui lui si rivolge in ogni momento critico dell'indagine, facendo subito pensare al solito maschio italiano mammone.
Ma l'originale è lei e si merita di essere chiamata Mamma con la M maiuscola: piena di buon senso, mai buonista o pietosa nei confronti del figlio, sempre piuttosto critica, gli dà sempre le dritte e i consigli giusti quando lui non sa più che pesci pigliare. I dialoghi fra madre e figlio sono molto divertenti, pieni di battute e punzecchiature, e danno un tocco di freschezza e leggerezza a tutto il libro.
Con uno stile spesso sopra le righe, ma che ben si adatta a un personaggio volutamente sopra le righe, il libro ci conduce in una girandola di avventure, scazzottate, incontri amorosi e non, fino a scoprire dove sta il marcio, molto più vicino di quanto il nostro detective pensi.
E, anche se il tutto è condotto con umorismo e leggerezza, il tema di fondo dell'indagine si rivela molto serio e anche strettamente attuale: il problema del riciclaggio dei rifiuti e delle discariche cittadine. Problema che riempie quotidianamente le pagine dei giornali anche oggi e che sembra non aver ancora trovato una soluzione definitiva.

Articolo di Martina "PalazzoLavarda" Sartor

Dettagli del libro
  • Titolo: Libertà di paura
  • Autore: Franco Foschi
  • Editore: Todaro
  • Collana: Impronte
  • Anno: 2008
  • Pagine: 254
  • ISBN: 9788886981767
  • Prezzo: € 14.50 

5 commenti:

IL KILLER MANTOVANO ha detto...

Bella recensione Martina, titolo che finisce diritto in WL

Cristing ha detto...

Che bella recensione Martina, hai stuzzicato la mia curiosità e ho l'impressione che questo romanzo faccia proprio al caso mio....

Martina S. ha detto...

La collana Impronte della Todaro merita di essere approfondita. Vorrei leggere qualche suo libro in più anch'io.

Scéf ha detto...

grande come sempre la mia Martins ^_^
e concordo sul fatto che la collana Impronte sia una fucina di autori molto interessanti. complimenti alla Todaro e alla sua editor

Briciole di tempo ha detto...

Sembra veramente un bel libro e la recensione di Martina mi ha incuriosito molto!